Oggi giorno andare dallo psicologo non è più percepito negativamente come una volta. In passato il termine “strizzacervelli” e l’idea che “dallo psicologo ci vanno i matti” erano dovuti all’erroneo accostamento con la vecchia psichiatria.
Andare dallo psicologo non vuol dire essere “diversi” o “matti”.
Andare dallo psicologo significa prendersi cura della propria salute psicologica, così come ci occupiamo di quella fisica, migliorando il nostro benessere psicologico e sociale.
Lo psicologo è un professionista che si occupa di prevenzione, diagnosi, attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno; si rivolge alle persone, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.
Si può rivolgere allo psicologo chiunque avverta la necessità di una consulenza specialistica per favorire una crescita interiore personale, per una crisi temporanea, per delle esigenze di orientamento, per raggiungere una migliore consapevolezza di sé, degli altri e del proprio contesto familiare, sociale, lavorativo o scolastico.
Alcuni esempi, tra i tanti possibili, per richiedere una consulenza:
· l’individuo, la coppia o la famiglia che deve affrontare cambiamenti legati al ciclo di vita;
· il genitore che desidera migliorare la relazione con i figli;
· le scuole e le aziende per migliorare le dinamiche relazionali o per affrontare problematiche organizzative;
· lo sportivo per gestire lo stress o incrementare la motivazione.
Una consulenza psicologica facilita la comprensione del problema, aiuta ad individuare le risorse giuste e a trovare soluzioni adatte.
Rivolgersi ad uno psicologo sin dai primi segnali di disagio è essenziale per prevenire l’aggravamento di una situazione.
E’ importante rivolgersi ad un professionista perché la nostra salute, così come sancisce la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “non è soltanto assenza di malattia o di infermità ma uno stato di completo benessere fisico, sociale e mentale” che dobbiamo imparare a tutelare.