Di cosa mi occupo

Percorso individuale

PSICOTERAPIA ANALITICO TRANSAZIONALE:

Poter chiedere aiuto ed essere compresi nel proprio disagio è un diritto che ciascuno di noi merita di avere. La terapia è un percorso di cura in cui la persona ha la possibilità di trovare soluzioni al proprio malessere attuando un cambiamento verso un nuovo modo di vivere e di stare al mondo con se stessi e con gli altri. La sofferenza è l’espressione di bisogni bloccati, emozioni negate e dolori inespressi che hanno portato la persona in un lontano passato a prendere inconsapevolmente delle decisioni che oggi come allora continuano a influenzare la nostra vita limitandone l’espressività. La nostra sofferenza, come un disco che continua a suonare una stessa melodia, racconta il nostro “copione di vita”. Agiamo secondo il nostro copione nel tentativo inconsapevole di rendere prevedibile il mondo che ci circonda. Tutto questo però a discapito della nostra spontaneità e della nostra potenzialità espressiva.
La possibilità di volersi bene e di sentire di andar bene così come si è; la possibilità di riuscire a realizzarsi e di godere della vita; la possibilità di recuperare la vicinanza dell’altro, sentendo di avere un posto in un mondo che sa anche accoglierci; la possibilità sentire la propria forza e anche la propria fragilità; di poter stare sulle proprie gambe ma anche di farsi sorreggere; di stare solo e anche di stare “con” ascoltando, chiedendo e dicendo… è un permesso che auguro a ciascuno di poter conquistare aprendo il proprio cuore nella certezza che si può cadere e rialzarsi sbagliando ed imparando dalla vita.

Problemi della coppia

coppia

La relazione di coppia può essere vissuta in modo molto soggettivo da ognuno di noi. In essa possiamo sperimentare una soddisfacente vita affettiva e sessuale che permetta, se lo desideriamo, un’altrettanto soddisfacente progettazione a lungo termine della propria vita insieme al partner. Tutto questo avviene in un cammino che non può escludere momenti di stallo o di insoddisfazione che sono naturali in ogni rapporto umano. I problemi che possono presentarsi possono essere molteplici, talvolta gravi e insormontabili, talvolta invece risolvibili, altre volte apparentemente banali, non per questo meno importanti e invasivi, perché nella quotidianità anche questi possono avere un peso notevole sulla nostra qualità di vita. Tutti noi, in questa relazione, attingeremo certamente vissuti, emozioni, desideri, paure dal profondo del nostro passato, dal fertile terreno che alimenta le nostre radici con sostanze buone e nutrienti, legate a esperienze pregresse di amore e di affetto, o di sostanze meno buone, legate a esperienze negative che rischiano di avvelenare ciò che di buono è nato o sta nascendo. Nella maggior parte dei casi, il disagio, non nasce ne da uno ne dall’altro dei membri della coppia, bensì da un intreccio di elementi che, entrambi, si stanno scambiando in quel terreno di mezzo alle proprie radici.
La terapia permette di parlare del proprio disagio, di comprendere come esso sia legato alla propria vita emotiva, alla propria storia e ai propri desideri profondi e di trovare quindi un modo nuovo per gestire al meglio le proprie difficoltà con il partner.

Psicoterapia di gruppo

Il gruppo presenta delle peculiari caratteristiche che facilitano lo sviluppo di relazioni, la nascita di legami identificativi, la creazione di una cultura comune e potenti meccanismi trasformativi. Il gruppo, infatti, non è la semplice somma degli individui che lo compongono, in quanto al suo interno operano delle dinamiche che creano un effetto moltiplicatore delle energie umane in esso presente. Il gruppo è, infatti, al tempo stesso, sia un contenitore, sia un’esperienza. Di conseguenza i gruppi psicoterapeutici hanno proprietà curative che vanno ben oltre il superamento del senso di alienazione, dell’isolamento sociale e della possibilità di condividere il proprio disagio con altre persone. L’elaborazione delle vicende individuali avviene in relazione a quanto accade nel gruppo e ai fenomeni che nello stesso si manifestano, pertanto ogni evoluzione e crescita personale diviene un elemento utile e potenzialmente trasformativo per tutti. Presupposto teorico della gruppoanalisi è che gli accadimenti psichici non avvengono solo come fatto interno agli individui e al loro mondo, ma soprattutto nello spazio relazionale esistente fra loro.

Terapia Bambini/Adolescenti

La psicoterapia individuale con bambini e adolescenti si basa sulla comunicazione come strumento fondamentale per apportare dei cambiamenti nei sentimenti e nei comportamenti di un bambino o di un adolescente in crisi.
La psicoterapia aiuta a vedere modi diversi di risolvere i problemi, o meglio, aiuta ad acquisire l’abilità di affrontare e risolvere i problemi e non semplicemente di reagire ad essi.
Quando si lavora con i bambini, generalmente, non si usa la terapia della parola. Si usa il loro linguaggio che è quello del gioco. Naturalmente si parla anche durante il gioco, ma la comunicazione si “gioca” all’interno della casa delle bambole, tra i burattini o mentre facciamo un gioco da tavolo.
Le emozioni e i pensieri del bambino vengono “giocati” e agiti all’interno del suo gioco. Giocando con i bambini parliamo il loro linguaggio e, attraverso l’uso del loro linguaggio li aiutiamo a risolvere i loro conflitti.
Attraverso il gioco terapeutico i bambini possono scoprire importanti cose su loro stessi, ad esempio possono farsi carico della propria ansia e della propria rabbia trovando nuovi modi di agirla nel loro comportamento quotidiano, possono comprendere quanto valgono anche se in certi contesti si sentono inadeguati, o possono capire che la separazione dei genitori non è una loro colpa.
Se un bambino o un adolescente è resistente alla terapia è utile lavorare sulle sue resistenze per far sì che possa imparare a comunicare con il terapeuta. Lavorare in terapia sulle emozioni negative, permette al bambino o all’adolescente di individuare nuovi percorsi per affrontare i problemi relazionali con le persone per loro significative.
Naturalmente ci sono anche casi in cui il bambino può essere così oppositivo e ostile alla terapia da non renderla efficace e utile per lui. In questi casi vanno considerati altri possibili interventi.
La psicoterapia aiuta i bambini e gli adolescenti in diversi modi.
Gli obiettivi di una terapia possono essere specifici: cambiamento comportamentale, miglioramento delle relazioni amicali o più generali: diminuzione dell’ansia, aumento dell’autostima, sostegno durante una perdita.
Questo intervento è volto a fornire uno spazio al bambino per esprimere e condividere con uno psicoterapeuta le proprie emozioni, i propri pensieri, le proprie intenzioni. Tale spazio è privo di giudizio morale, ma è definito apriori con il bambino quali regole e limiti da rispettare.
Attraverso la relazione, l’empatia, la creatività e la consapevolezza di sé il bambino e la psicologa imparano a conoscersi ed eventualmente a modificare alcuni comportamenti non funzionali alla crescita armoniosa e all’espressione di sé. La psicoterapia risulta importante nel momento in cui alcune esperienze traumatiche segnano la vita del bambino e della famiglia, tanto che è necessario accompagnare individualmente la persona (adulto o minore che sia) nell’espressione e nella condivisione del dolore vissuto, per poterlo integrare con altre esperienze positive.
Non è sempre possibile stabilire con esattezza la durata del percorso perché vari fattori intervengono nel processo psicologico e psicoterapico, ma si concordano con il bambino e con la famiglia dei momenti di raccordo e condivisione rispetto all’andamento della terapia.
Tali momenti sono cadenzati e favoriscono lo scambio di atteggiamenti o strumenti utili al benessere del bambino e del nucleo famigliare.
Prima di intraprendere una psicoterapia si effettua un percorso di psicodiagnosi che consente di definire l’area specifica i intervento.
La modalità di conoscenza e intervento con l’adolescente è la medesima, fatto salvo per il consenso al partecipare al percorso: con i ragazzi risulta importante avere la loro accettazione per poter iniziare, non tanto da un punto di vista legale (se minorenni, è fondamentale avere quella di entrambi i genitori) quanto da un punto di vista psicologico, rispetto al riconoscere e rispettare la loro volontà.

Sostegno alle famiglie

Il percorso di sostegno genitoriale rappresenta lo strumento privilegiato per la coppia di genitori o anche per uno solo dei due genitori (in caso di separazione o divorzio o nel caso di una monogenitorialità) per affrontare e risolvere la complessità affettiva-emotiva e l’ambivalenza che complicano le relazioni con i figli provocando, spesso, sofferenza e chiusura. La necessità di un sostegno genitoriale inoltre, appare più forte in alcuni momenti cruciali della vita dei figli, quali la preadolescenza e l’adolescenza o in coincidenza di particolari eventi coinvolgenti l’intero nucleo familiare, quali ad esempio un lutto o una separazione.
Attraverso questo spazio è possibile, per i genitori, trovare risposte a dubbi ed interrogativi sulle scelte educative, sulla difficoltà di comunicare in modo funzionale ed efficace, sul riconoscimento precoce dei segnali di disagio dei propri figli.
Gli obiettivi generali del percorso di Sostegno alla genitorialità sono:

  • Analizzare la domanda e definire il problema posto dai genitori orientando poi la diade parentale verso forme di intervento adeguate ed efficaci;
  • o Fornire strumenti conoscitivi di comunicazione e ascolto che facilitino le relazioni in ambito familiare, permettendo di acquisire maggiore consapevolezza dei reali bisogni dei figli in relazione all’età;
  • Attivare le competenze e le risorse parentali che permettano la gestione delle difficoltà presenti nell’educazione dei figli e, in particolare nelle situazioni di criticità;
  • Favorire la consapevolezza del proprio vissuto emotivo come genitori e del proprio stile educativo.

Con l’aiuto dello psicoterapeuta i genitori imparano come rispondere terapeuticamente ai propri figli così che i cambiamenti possano essere rinforzati a casa e possano essere più forti anche le relazioni fondamentali del bambino o dell’adolescente in famiglia.

EMDR

emdr

L’EMDR è un approccio complesso ma ben strutturato che può essere integrato nei programmi terapeutici aumentandone l’efficacia. Considera tutti gli aspetti di una esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neurofisiologici. Questa metodologia utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per ristabilire l’equilibrio eccitatorio/inibitorio, provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Si basa su un processo neurofisiologico naturale, legato all’elaborazione accelerata dell’informazione.
Il lavoro contemporaneo su tre livelli, corporeo, emotivo e cognitivo conduce all’integrazione delle informazioni fino a formare una nuova memoria: il fatto accaduto diventa un ricordo accessibile e gestibile, privo delle connotazioni sintomatiche e disturbanti che lo caratterizzavano. Dopo l’EMDR il paziente ricorda ancora l’evento ma sente che tutto ciò veramente fa parte del passato e il contenuto è totalmente integrato in una prospettiva più adulta.